Il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha recentemente approvato l’annullamento di alcune cartelle esattoriali: ecco quali
Il recente passaggio del Governo Meloni che ha dato l’approvazione preliminare a una serie di disposizioni riguardanti la riforma della riscossione, porta un vento di cambiamento nelle pratiche di annullamento delle cartelle esattoriali. Era il provvedimento che tanti aspettavano.
Il decreto sulla riforma della riscossione si occupa dettagliatamente della gestione di questo processo da parte dell’Agenzia delle Entrate, con particolare attenzione alle circostanze che comportano il discarico. È importante sottolineare che le disposizioni messe in atto dall’Esecutivo non si applicano ai casi in cui il contribuente usufruisce di rottamazioni o dilazioni delle cartelle ancora in corso al momento del termine del quinto anno successivo all’affidamento del credito. In queste situazioni, lo stralcio del debito avviene solo dopo l’inadempimento, la revoca o la decadenza delle agevolazioni concesse.
Tra le novità più rilevanti, il decreto regola esplicitamente le condizioni per il discarico del debito, cioè la cancellazione delle cartelle esattoriali. Questo processo riguarda le cartelle o gli avvisi per i quali è stato accertato che il recupero è impossibile, e che vengono quindi restituiti all’ente impositore, come l’Agenzia delle Entrate per imposte non pagate o i Comuni per tributi locali inadempiuti.
Dal 1° gennaio 2025, è prevista una procedura automatica di discarico, che consiste nell’eliminare automaticamente i debiti non riscossi entro il quinto anno successivo all’affidamento, secondo le modalità stabilite da un apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Secondo le disposizioni stabilite, entro il 31 dicembre 2025, saranno annullate le cartelle affidate al recupero nel periodo compreso tra il 2000 e il 2010. Un’ulteriore scadenza si profila entro il 31 dicembre 2027, riguardante le cartelle relative agli anni 2011-2017. Infine, il 31 dicembre 2031 segna il termine per l’annullamento delle cartelle risalenti al periodo 2018-2024.
Tuttavia, vi sono eccezioni a questo stralcio automatico. Ad esempio, i crediti non sono soggetti al discarico automatico se alla data del quinto anno successivo all’affidamento sono sospesi dalla riscossione, oppure se sono in corso procedure esecutive o concorsuali. In questi casi, il discarico avviene al termine della sospensione o della procedura. Allo stesso modo, se durante il periodo tra l’affidamento del credito e il quinto anno successivo si concludono accordi in base al codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, o se vengono stabilite rateazioni del debito, il discarico avviene in un secondo momento, a determinate condizioni.
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