La Mercedes ha nella Classe A uno dei suoi modelli di punta, ed oggi cercheremo di capire chi ne produce i motori. I dettagli.
Oggi vi parleremo di una curiosità che fa discutere da tempo, relativa alla Mercedes Classe A ed ai motori che monta. Rispetto al passato, questa vettura, che in teoria dovrebbe essere la meno costosa della gamma, ha conosciuto grandi aumenti, ed oggi è disponibili a partire da 35.168 euro sul mercato del nuovo, dimostrando come la casa di Stoccarda sia ormai un brand destinato a pochi fortunati.
Infatti, le vetture di casa Mercedes sono molto costose, anche se, essendo un marchio premium, la qualità e le prestazioni sono una certezza assoluta. Nelle prossime righe, andremo ad indagare a fondo nel mistero della Classe A, svelando una volta per tutte chi si occupa di produrre i suoi motori, e siamo certi che ne resterete molto sorpresi. Infatti, le cose sono cambiate proprio di recente, tornando ai vecchi tempi.
Mercedes, ecco chi fa i motori della Classe A
I motori della Mercedes Classe A, nel corso degli ultimi anni, sono stati in grado di scatenare molta confusione, e non sempre sono stati prodotti dalla casa di Stoccarda. Infatti, a seguito di un accordo con la Renault, sia la Classe A che la Classe B hanno montato il 1.5 diesel francese. Si è trattato di una partnership molto duratura nel tempo, ma che, al giorno d’oggi, è ormai terminata da qualche anno.
Infatti, la Mercedes è tornata a produrre in proprio il motore della Classe A, con diversi aggiornamenti rispetto alla versione della Renault. Da poco ha debuttato un nuovo propulsore 2.0 a gasolio, con 116 cavalli di potenza massima. La sua coppia è salita a 280 Nm, mentre la versione di casa Renault si fermava a 260 Nm. Tuttavia, non è tutto oro ciò che luccica, visto che il nuovo motore firmato dalla casa di Stoccarda ha fatto alcuni passi indietro, come sul fronte dell’accelerazione.
Lo scatto tra 0 e 100 km/h non viene più coperto in 10 secondi secchi, ma in 10,5, perdendo circa mezzo secondo in questo aspetto. Inoltre, fa molto rumore l’aumento delle emissioni di CO2, che ora sono nell’ordine dei 147 g/km, a fronte dei 129 della versione francese. Questo aspetto potrebbe essere una notevole limitazione in chiave futura, soprattutto al giorno d’oggi, dove il motore a gasolio è attenzionato da questo punto di vista e nulla passa più inosservato.