Lo sconto in fattura e la cessione del credito sono finiti, ma è ancora possibile, per pochissimi giorni, richiederli: ecco come.
Come era ormai ampiamente prevedibile, il Superbonus e, in generale, la cessione del credito e lo sconto in fattura sono definitivamente terminati. Tutti coloro che sono rimasti fuori si mangeranno sicuramente le mani, come del resto è anche normale che sia: niente più sconti o cessioni del credito accumulato ad altre aziende sotto forma di sgravi fiscali, sia 110% sia 90% o 75%, che di fatto erano quelli legati alle barriere architettoniche.
Purtroppo, adesso, però, non sarà più possibile avere degli sconti in tal senso immediati, abbassando notevolmente il costo diretto che il cliente finale privato deve necessariamente pagare subito al commerciante in questione.
Ovviamente rimangono ancora attivi tutti gli sgravi fiscali del caso, che permettono comunque di recupera dal 50% in su della spesa sostenuta sotto forma di sgravi dalle tasse che si devono necessariamente pagare, il che comunque rimane davvero molto vantaggioso come del resto è anche normale che sia.
Addio sconto in fattura e cessione del credito: cosa fare adesso?
Ma è davvero tutto finito per coloro che vogliono avere diritto ad uno sconto in fattura? Non esattamente, ma rimangono soltanto pochissimi giorni per approfittare di questi incentivi, poi il tutto dal 4 aprile in poi chiuderà i battenti e, questa volta per davvero, si dovrà necessariamente dire addio a tutto quanto. Ecco i dettagli.
Potranno ancora avere diritto ad uno sconto in fattura o cessione del credito tutti coloro hanno già degli iter avviati e che hanno presentato la Cila nei tempi previsti dalla legge. In generale, quindi, chi ha sottoscritto un accordo vincolate ed ha già versato un acconto sul prezzo può stare comunque tranquillo.
Per quanto concerne la “remissione in bonis”, invece, verrà anche questa eliminata e cancellata definitivamente, soprattutto per coloro che sono in ritardo. Dovranno soltanto pagare una piccola sanzione entro il 15 ottobre 2024 ed il gioco è fatto. Il termine per caricare, però, tutta la documentazione necessaria termina il 4 aprile 2024, poi anche se ci saranno i documenti non si potrà proprio fare più nulla.