Leonardo Pieraccioni ha svelato un retroscena inaspettato riguardo al suo film più famoso e di successo: ecco come si doveva chiamare.
Leonardo Pieraccioni è uno degli attori e registi italiani più amati di tutti, il quale è diventato famosissimo grazie a delle pellicole davvero iconiche di cui è anche stato colui che le ha di fatto ideate come sceneggiatore.
Una su tutte? Sicuramente è stata Il Ciclone, il film campione di incassi del 1996, una commedia sentimentale che ha avuto un successo a dir poco straordinario e che, soprattutto, lo ha di fatto lanciato, se ancora ce ne fosse bisogno, nell’Olimpo, per così dire, dei registi di successo, con il suo film che ha incassato una cifra davvero monstre anche per l’epoca: ben 76 miliardi di vecchie lire, un numero davvero impressionante che dimostra in maniera davvero inequivocabile quanto i suoi film siano stati e siano ancora oggi davvero molto amati dal grande pubblico generalista.
Questo film, però, nasconde un piccolo-grande segreto che nessuno si sarebbe mai immaginato: a confessarlo è stato proprio Pieraccioni. Ecco di che cosa stiamo parlando, nessuno si sarebbe mai immaginato ciò che ha detto, ma è tutto vero.
Leonardo Pieraccioni su Il Ciclone: “Ecco come dovevo chiamarlo”
In pochissimi sanno che, in realtà, Il Ciclone non si doveva chiamare così: al contrario, infatti, Leonardo Pieraccioni ha confessato che, in realtà, si sarebbe dovuto chiamare “Il Balletto di Marradi”. Il motivo di questa scelta davvero inaspettata va ricercata nel fatto che, in realtà, all’inizio il regista pensava di girare tutta la pellicola proprio a Marradi, ma poi non è stato possibile. Da qui, quindi, l’idea di cambiare il nome.
Sono davvero tantissimi, infatti, gli aneddoti di questo tipo, come ad esempio il fatto che ci fu una vera e propria lite furibonda tra lui e Giovanni Veronesi, lo sceneggiatore del film insieme a lui, che ha visto coinvolta una bara nella camera di Libero, il personaggio interpretato da Ceccherini. Se, da una parte, uno lo trovava divertente, dall’altra parte c’è chi pensava fosse qualcosa di davvero insolito. Alla fine, però, si è optato per la prima scelta e tutto è andato per il verso giusto.
