È guerra ai contanti. Sempre più voci parlano di abolire o limitare fortemente l’uso della banconota. Ennesima mazzata per i cittadini.
Se ne parla da anni e ora potrebbe davvero essere arrivato il momento fatidico: presto potremmo dover dire addio per sempre ai pagamenti in contanti. Prepariamoci a importanti cambiamenti.
Tutto è di passaggio. Ogni fase, ogni epoca è solo uno scalino che fa parte di quella scala infinita che si chiama progresso. Che poi piaccia o non piaccia, che porti ad effettivi miglioramenti o no nella società questo è un altro discorso su cui si potrebbe discutere per anni. Ma una cosa è certa: il progresso non si ferma.
I nostri nonni mai avrebbero immaginato che un giorno avremmo potuto pagare la spesa con un’App scaricata su un telefonino portatile. Eppure da qualche tempo è così. E tra non molto tempo potremmo addirittura dover dire addio per sempre al denaro contante. Se ne parla da anni di abolire i contanti che facilitano l’evasione e portano anche germi. Il momento potrebbe essere arrivato.
Addio ai pagamenti in contanti: ecco quando accadrà
Addio contanti. Addio monetine da 1 euro per comprare il giornale o pagare il caffè al bar. Il futuro sono i pagamenti elettronici tramite carte o, addirittura, tramite App da scaricare sul cellulare. Vediamo cosa potrebbe accadere molto presto.
Secondo le stime elaborate da The European House- Ambrosetti i pagamenti in contanti producono non meno di 2,7 kg di Anidride carbonica – CO2 – per ogni abitante. Pagare tutti con carte di credito o App – con metodi tracciabili e cashless, dunque – non solo sarebbe utile per combattere l’evasione fiscale ma contribuirebbe anche al benessere dell’ambiente.
Al momento, in Europa, l’Italia è seconda solo alla Germania per emissioni di anidride carbonica: è il momento di invertire rotta. Dunque non solo sarà necessario, da qui a breve, risistemare le nostre abitazioni rendendole il più “green” possibile ma urge anche abbandonare la cattiva abitudine di continuare a pagare con i contanti. Lo chiede il Pianeta. Secondo le stime degli esperti, infatti, i pagamenti con carte o App producono il 21% di emissioni di carbonio in meno rispetto ai pagamenti in contanti.
Ma l’osso duro da combattere non sono tanto i privati cittadini quanto i commercianti. Negli ultimi anni, tuttavia – soprattutto dopo la pandemia di Covid – sono stati fatti grandi passi avanti lungo la direzione del Cashless. Ad oggi in Italia 8 esercizi commerciali su 10 accettano pagamenti con carte sebbene solo una piccola parte accetti pagamenti con metodi alternativi come PayPal e Satispay.
I commercianti e i ristoratori intervistati hanno comunque precisato di aver aumentato il fatturato di circa il 50% da quando accettano anche pagamenti cashless. In effetti molte persone già da anni preferiscono pagare con carte o App anche il caffè per non essere costretti ogni volta a trovare uno sportello per prelevare. Abituiamoci: il futuro sarà questo.